
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Crediamo che questo comitato, di cui aspettiamo di vedere una firma con nome e cognome, viva in un mondo tutto suo, dove un circoletto di interessati si racconta sempre le stesse balle e alla fine si convince che queste siano vere.
Il comitato continua a sventolare le 180 firme raccolte. Dimentica di dire però che in quelle 180 firme ci sono anche molti NON utenti. Si sarà distratto.
Il comitato nell’elencare gli utenti cancellati usa il condizionale: “Persone che avrebbero costruito illegittimamente case e fabbricati sui terreni dell’ente, che avrebbero perpetrato pascolo abusivo, danneggiato il patrimonio dell’ente”. Caro comitato ti diamo una notizia: puoi usare tranquillamente il passato prossimo, perchè queste persone hanno costruito illegittimamente case e fabbricati sui terreni dell’ente, hanno perpetrato pascolo abusivo, hanno danneggiato il patrimonio dell’Ente”.
Ci sono le prove documentali (non le chiacchiere di compari compiacenti) di quanti hanno beneficiato di trattamenti “particolari”, affrancazioni illegittime, concessioni edilizie irregolari, pozzi scavati su terreni dell’Ente senza autorizzazione, pezzi di patrimonio venduti dall’Ente ad uso e consumo dei richiedenti senza asta pubblica. E’ tutto documentato e se volete assumervi la responsabilità, possiamo anche parlarne in assemblea, magari uscirà fuori qualche altra cancellazione dalla Lista degli Utenti che abbiamo dimenticato.
Il comitato lamenta esclusivamente a suo danno la irricevibilità di molte nuove istanze. Però dimentica di dire che tra le istanze ritenute irricevibili ci sono state anche quelle dei simpatizzanti dell’attuale Amministrazione. Anche qui si sarà distratto.
Il comitato non dice che colui che è stato escluso per non aver allegato il documento, in realtà è stato escluso anche perché ha posto in essere iniziative che hanno danneggiato il patrimonio dell’Ente (delibera n. 18 del 17/02/2025). Ma capiamo che il racconto della verità non faccia parte del repertorio dei trasparenti componenti del comitato.
Il comitato lamenta la scarsa visibilità delle delibere, anzi dice che “negli ultimi 5 anni…l’Albo Pretorio è stato sempre oscurato”. Ricordiamo a tutti che dalla fine del 2012, da quando è presente l’Albo Pretorio online, le delibere sono state visibili per 15 giorni dalla pubblicazione, come è sempre avvenuto anche quando l’albo pretorio era “materializzato”, cioè quando venivano affisse nella bacheca sotto l’ufficio dell’Ente. Mai e poi mai, in questi 13 anni(non 5 anni) qualcuno ha scritto o presentato rimostranze in tal senso; evidentemente questa emergenza democratica non esisteva. Forse il comitato aveva altro da fare.
Altra fesseria: “L’attuale amministrazione ha originato numerosissimi contenziosi legali sia nei confronti di enti pubblici e privati che con privati cittadini. Ogni anno vengono spesi decine di migliaia di euro per far fronte alle spese legali”.
Questa è veramente immensa.
Dal 2017 al 2025 l’Università Agraria di Blera è stata citata in giudizio 3 volte e ha richiesto l’intervento del giudice 10 volte.
Ha perso 2 cause, ne ha vinte 5 e sono in corso ancora 5 procedimenti. Ha speso 38.150 euro in 8 anni e ha incassato 19.320 euro di spese legali. Questo significa una spesa annuale di 5.450 euro e un ricavo annuale di euro 2.415, oltre l’aumento del patrimonio immobiliare dell’Ente di circa 2 milioni di euro. Dove sono le decine di migliaia di euro all’anno??? Ma il comitato è di manica larga anche nelle valutazioni, si sa come vanno queste cose.
I contenziosi legali, che piacciano o no al comitato, servono per ottenere giustizia e quasi sempre per riparare “i danni o i favori” dei vecchi amministratori dell’Università Agraria e del Comune di Blera.
L’unico privato cittadino citato in giudizio è quello segnalato da uno dei più eminenti esponenti del comitato. Questo, evidentemente confuso, smemorato o semplicemente “banderuola” per come è sempre stato considerato da tanti, ha segnalato che quel cittadino aveva una casa su un terreno dell’Ente e questo gli stava anche creando dei problemi, visto che per metà quella casa risultava di proprietà della moglie dello smemorato-”banderuola” . Quindi l’Università Agraria ha fatto le sue ricerche e ha scoperto che la segnalazione era corretta. Visto il danno patrimoniale, l’Ente ha proceduto con la citazione. Approfittiamo per ringraziare la “banderuola”-confusa.
Sulle “ripetute richieste tramite PEC” del “fantomatico regolamento”, il comitato dimentica di dire che è stata fatta una sola PEC di richiesta della delibera, peraltro da un utente escluso, quindi privo del titolo per richiederla.
Gli esponenti del comitato, da gennaio 2025, ogni settimana si presentavano in ufficio per andare ad elezioni. Adesso invece si lamentano che il 10 febbraio sono state chiuse le iscrizioni e avrebbe voluto allungare i termini per far reiscrivere quelli che sarebbero stati esclusi. Insomma, per il comitato chi sbaglia non deve pagare, ognuno può fare quello che vuole a scapito dell’Ente e soprattutto chi è in regola è un fesso.
Parlano di “giovani agricoltori che si stanno vedendo portare via la propria azienda”, ma è un’altra invenzione degna del comitato.
Consigliano agli amministratori di “fare attenzione alle ripercussioni” per quello che deliberano…ma è una minaccia inutile.
Nel tempo, fino al 2006, sono state fatte una serie di delibere illegittime nel totale disprezzo della legalità, solo per compiacere amici e compari che oggi fanno parte o simpatizzano per il comitato.
Il Comune di Blera ha fatto altrettanto: la discarica alla rimessa vicina senza permessi, la zona industriale e il campo sportivo su terreni non affrancati, le concessioni edilizie illegittime alla rimessa Vicina e quelle che adesso stanno venendo alla luce.
Dal 2006 l’Università Agraria le ha sistemate tutte, grazie anche alla competenza e alla serietà dei suoi amministratori. Peccato che fanno parte del comitato o sono simpatizzanti proprio coloro che hanno fatto tanti dei danni citati sopra.
Blera non è un ritrovo di gente di malaffare. Ma se quelli che sono stati esclusi per i motivi previsti dallo Statuto si ritrovano all’interno del comitato, forse qualche domanda è lecito farsela… ma non su Blera!
Infine, al di là di tutte le invenzioni, inesattezze e supercazzole, quello che rende veramente SUPER il comitato è la sua conoscenza storica. Avete accostato il nostro modo di amministrare alla Repubblica di Weimar. Grazie, ne siamo fieri! Infatti quella repubblica rappresentò un modello di democrazia per l’intera Europa e fu poi spazzata via dall’arrivo di Hitler e dei suoi scagnozzi nazisti.
Forse un ripasso storico farebbe bene.
Cari e ignoti membri del SUPER comitato, ONESTO e TRASPARENTE, sedicente difensore delle tante vittime dalla nostra IPOCRISIA e ARROGANZA, non avete la minima idea di cosa significa amministrare e, se la cosa non fosse così tragica, fareste anche sorridere.
Università Agraria di Blera
